Raccomandazioni della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del Tavolo Tecnico Operativo Interdisciplinare per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute
L’allattamento al seno è un comportamento di salute con effetti positivi a breve e lungo termine sia per la madre che per il suo bambino. L’entità di questi benefici è proporzionale rispetto all’esclusività ed alla durata dell’allattamento stesso.
Nell’attuale contesto socio-culturale italiano in cui l’allattamento al seno viene protratto in maniera non esclusiva anche per molti mesi, i professionisti d’area sanitaria (in particolare ginecologi, ostetriche, infermieri, pediatri, consulenti in allattamento) possono essere chiamati ad esprimersi sull’opportunità di continuare l’allattamento al seno quando la donna resti gravida. Spesso in questi casi viene data l’indicazione di interrompere immediatamente l’allattamento al seno, ritenendo che la sovrapposizione di allattamento al seno e gravidanza possa avere un’influenza negativa sullo stato nutrizionale e sulla salute della donna, sul prodotto del concepimento e sul bambino allattato al seno.
Membri del Gruppo di Studio sull’Allattamento al Seno della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute hanno effettuato una revisione della letteratura disponibile sulla sicurezza della coesistenza fra allattamento al seno e gravidanza.
In sintesi il gruppo di lavoro è giunto alle seguenti conclusioni sulla coesistenza fra
allattamento al seno e gravidanza (1):
• Non è documentato in letteratura un aumentato rischio di aborto (2)