mercoledì 10 dicembre 2014

Una madre lo sa


Di fronte a certi fatti raccontati dalla cronaca, di cui sono protagonisti madri e figli, non voglio giustificare, voglio solo non giudicare. 
Tutti giudicano. Tutti giudicano tutto. Le cose gravi e le cretinate.
Il giudizio porta male, tensione, negatività, non accettazione,  violenza che  genera violenza, che alimenta follia e cattiveria nel mondo, di questo sono convinta. 
Non giudizio non significa dire che è giusto, significa addolorarsi ma non puntare il dito, riflettere,  mettersi in discussione,  esserci. 
Facciamolo anche con noi stessi, con il nostro vicino, con il nostro compagno, con nostro figlio, con il collega di ufficio che magari ci piace poco e di cui non condividiamo le scelte.  
Meditiamo queste cose nel nostro cuore (come faceva Maria), preghiamo, non inveiamo. E ricordiamolo, come dice un proverbio africano, che "per crescere un bimbo ci vuole un villaggio", 
Non è facile, ma cerchiamo di seminare amore e rispetto, e perdoniamoci se non sempre ci riusciamo, rialziamoci e torniamo a camminare. Costruiamo un modo di accoglienza, senza giudizio, un mondo di semi di amore e di rispetto e anche di cordoglio, perché a volte purtroppo serve anche quello. Riposa in pace povero piccolo Loris e piccola Giorgia, e tutte voi vittime innocenti delle sofferenze, delle inadeguatezze e delle follie anche criminali degli adulti.  


Condivido qui, perché non vada perduto, questo scritto bellissimo  di Concita di Gregorio che esprime la difficoltà dell'essere madre e le vertigini di essersi avvicinati a certi baratri


Una madre lo sa. 

Le donne che uccidono i figli non sono mostri. I mostri sono gli altri, intorno a loro.Non sono mostri le madri che uccidono i loro figli. Mostri sono gli altri: le vicine che fino al giorno prima ti invitano alle festicciole, i mariti che escono senza vedere e tornano senza ascoltare, le amiche che passano a salutare e hanno fretta di ripartire, i medici che dicono è tutto nella norma signora prenda una tisana prima di andare a dormire sono 300 euro, grazie.
 Le cognate e le suocere che ti chiedono delle tende, le sorelle al telefono, ciao, ci sentiamo presto. Quelli che chiami la notte perché stai male e ti dicono ripassi domattina, quelli che la mattina dopo dicono alle tv non ci posso credere l'ho vista proprio ieri stava bene era contenta ma come è stato possibile. Ecco, questi sono i mostri.